12 Dic Ricordi dal Genoa Songwriters Festival
Ci piace pensare che il nostro Paese stia cambiando attraverso tante piccole iniziative, anche locali.
Consideriamo la nascita di tutti i progetti legati alla green economy, al km 0, al recupero delle tradizioni artigianali e ai saperi dimenticati che oggi invece vengono riscoperti: tutte prospettive che immaginano un futuro migliore e più sostenibile.
Tutte idee che rispecchiano la nostra filosofia e in cui ci riconosciamo: anche noi di Formento ce la mettiamo tutta a fare la differenza nel nostro settore.
La facciamo sul campo, nel lavoro di tutti i giorni, ma anche sostenendo alcune delle iniziative locali che amiamo e che si trovano in piena sintonia con la nostra filosofia di vita e di lavoro.
È per questo che quest’estate abbiamo scelto di sostenere un’iniziativa che ha come Formento l’obiettivo di coniugare passato e presente, ma in un settore completamente diverso dal restauro: la musica.
Il Genoa Songwriter Festival, tenutosi a Luglio di quest’anno al Porto Antico di Genova, ha portato sul palco cantautori o musicisti, da soli o in duo, a suonare in versione acustica.
Con l’obiettivo comune di dare massimo risalto alle parole e alla musica attraverso gli strumenti artigianali, In questa splendida e suggestiva cornice ligure, hanno partecipato artisti italiani ed internazionali: alle esibizioni dal vivo, agli incontri e ai workshop hanno partecipato tra gli altri Marcus Eaton, Jaselli, Giua e Violetta Zironi.
Questa piccola iniziativa di slow music ci è servita per capire anche delle cose di noi.
Abbiamo intervistato alcuni artisti ed abbiamo realizzato che il lavoro del musicista non è molto diverso da quello del restauratore.
L’artista, come l’artigiano e il restauratore, cerca di ottenere la perfezione nel piccolo gesto, nella singola pennellata, nel singolo accordo.
Tutti loro fanno con parole e musica quello che noi cerchiamo di fare con spatola e pennelli. Si parte sempre dalle piccole cose per fare quelle grandi, dai singoli dettagli, dai particolari.
È stata una splendida occasione per riflettere su una cosa che Formento sa da tanti anni: anche il restauro è un’arte e, come quella musicale, va coltivata e vissuta nello stesso modo.
Con cura e passione.