Il progetto, finanziato dalla Regione Liguria, ha visto il recupero di tre caselle di presidio agricolo e del frantoio di Marmoreo (una frazione di Casanova Lerrone), un antico frantoio “a sangue” – cioè mosso da animali – per olive, per riconvertirli a scopi museali, didattici, culturali e di altro interesse pubblico.
L’antropizzazione di quei luoghi ha consentito lo sviluppo di una rete produttiva e di presidio del territorio, caratterizzata da tre elementi: un polo centrale (il frantoio), alcuni avamposti delocalizzati (le caselle) e un tessuto connettivo fra di essi (i percorsi).
Il frantoio è l’abitazione del coltivatore di castagne e del frantoiano ed è costituito da un edificio di grandi dimensioni localizzato in posizione strategica rispetto al territorio, dove il materiale proveniente dalla coltivazione dell’olivo e del castagno veniva scelto, lavorato e immagazzinato.