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Messa in sicurezza e restauro delle mura di Caprigliola

Il bene

Caprigliola è un borgo del comune di Aulla famoso per la sua forma a stella cometa e per la sua posizione su un’altura a ridosso del fondovalle del fiume Magra, a dominio delle vie dei commerci che risalivano la vallata e si spingevano ai porti di Luni e a Bocca di Magra.
Le prime notizie sul “castrum Caprigliola” risalgono al XII secolo. Nel 1185, Caprigliola fu concessa in feudo da Federico I a Pietro vescovo di Luni e suoi successori. Nello stesso periodo, il borgo era già centro fortificato, cinto di mura e residenza estiva dei Vescovi di Luni con il palazzo, di cui restano tracce murate e l’elegante torre cilindrica ancora integra. Nel 1401, Caprigliola, Albiano e Stadano si diedero a Firenze. Nel 1556 i Fiorentini, per ordine di Cosimo di Medici, dotarono il borgo di mura fortificate, a conferma del ruolo strategico che gli assegnavano.

Interventi previsti

Le maestranze di Restauro in Quota®, il servizio di Formento Restauri, si sono occupate della pulitura dalla vegetazione che aveva completamente ricoperto le maestose mura e del loro restauro.

Fasi di intervento

Le mura sono state suddivise in differenti zone corrispondenti a varie lavorazioni.
Tutte le zone oggetto dell’intervento sono state sottoposte ad una preventiva rimozione meccanica della vegetazione superiore presente e ad un’integrazione o consolidamento delle porzioni di muratura danneggiate.

La prima fase ha interessato la rimozione dei due pini marittimi, a cui è seguita la pulitura e la rimozione della vegetazione infestante, che ha permesso di rinvenire grossi distacchi di materiale lapideo. E’ stato quindi necessario ampliare l’area di intervento prevista, al fine di ricostruire le porzioni di muratura danneggiate mediante la tecnica del cuci-scuci, con l’utilizzo delle pietre raccolte ai piedi della muratura e di malta di calce idraulica naturale.

La terza fase è stata la più complessa, perché ha riguardato una porzione di mura interessata dalla presenza di un grosso fico, il quale aveva danneggiato fortemente la muratura creando una profonda fessura.
In seguito alla pulitura delle superfici e al taglio del tronco, il fico è stato sottoposto ad un trattamento chimico realizzato mediante iniezioni di soluzioni biocide concentrate. Per facilitare la penetrazione del prodotto sono stati praticati fori, eseguiti con trapano e distribuiti a brevi intervalli su tutta la ceppaia.
Questo procedimento eviterà, in seguito al disseccamento dell’intera pianta, la dispersione del prodotto biocida al di fuori dell’area trattata ed una sua possibile interferenza indesiderata con il manufatto e con le sue componenti materiali e costruttive.

La grossa fessurazione causata dalla presenza del fico è stata cucita con l’inserimento di barre in acciaio inox, rese solidali alla muratura mediante iniezioni di malta di calce idraulica, a cui è seguita un’operazione puntuale di risarcitura della muratura con il metodo cuci-scuci.
In questa zona è stato anche riscontrato il distacco di una lente di muratura causato dalla presenza di acqua di falda che scaricava proprio in corrispondenza della lacuna.
Inoltre sono stati riscontrati altri distacchi di muratura, per la cui ricostruzione è stato previsto l’inserimento di barre in acciaio inox di supporto per impostare la nuova muratura.

In seguito alla pulitura e alla rimozione della vegetazione, è risultato fortemente danneggiato anche lo spigolo in mattoni pieni del muro.
Per la ricostruzione e l’integrazione delle lacune sono stati utilizzati dei mattoni con le stesse dimensioni di quelli originali realizzati nel nostro laboratorio a Finale Ligure: abbiamo costruito dei casseri in legno dove è stato colato un impasto realizzato con cocci macinati ed un legante a base di calce idraulica naturale.

L’intervento più significativo realizzato nella quarta fase è stata la ricostruzione e
l’integrazione degli elementi in cotto dello spigolo oggetto di numerosi distacchi.
Anche in questo caso sono stati utilizzati i mattoni realizzati nel nostro laboratorio a Finale Ligure. In corrispondenza di alcune zone interessate da fessurazioni poco profonde, il materiale lapideo è stato integrato mediante l’applicazione di uno strato di malta a base di calce idraulica e cocciopesto al fine di non danneggiare gli elementi originali sottostanti.

Anni

2023

Luogo

Caprigliola - Aulla - Massa e Carrara

Committente

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle province di Lucca e Massa Carrara

Category
Lavori in quota, Restauri