fbpx

Torrione e Casa dei Consoli
Borgio Verezzi

Introduzione

Il Torrione e la Casa dei Consoli di Borgio Verezzi sono di proprietà del Comune e ricadono all’interno dell’antico nucleo storico di Borgio. Il complesso immobiliare è soggetto a vincolo architettonico.
Nel XVII secolo fu addossato al lato est del torrione il Palazzo dei Consoli, articolato su due piani, ha una pianta a forma rettangolare e presenta un’impropria copertura a falde in sostituzione dell’originaria copertura piana a terrazzo. L’impianto strutturale è in muratura portante in conci di pietra irregolari. Gli ambienti interni della torre sono coperti da volte in muratura lunettate con cornici alle imposte. Il palazzo presenta solai lignei e volte appese in canniccio a forma di padiglione.

Ripristino delle coperture a falde del Palazzo dei Consoli

Il ripristino delle coperture è stato eseguito con lo smontaggio delle tegole marsigliesi, coppi di colmo, mattoni pieni, lastre di bordo in ardesia, listellatura, tavolato e sostituzione dei travetti ammalorati. Sono stati installati un nuovo tavolato di guaina impermeabile a tre strati e nuove lastre di bordo in ardesia. Tegole marsigliesi, coppi di colmo, mattoni pieni perimetrali sono stati lavati, sottoposti a trattamento biocida e ricollocati con integrazione di quelli rotti e/o non recuperabili.

Rifacimento delle coperture piane del Torrione

La pavimentazione in mattoni è stata lavata, pulita e trattata con biocida. Il sottofondo è stato rimosso e sono stati eseguiti l’impermeabilizzazione, il rifacimento del massetto di sottofondo/strato di pendenza con rete elettrosaldata, l’impermeabilizzazione dei risvolti verticali.

È stato eseguito un rifacimento del sistema di smaltimento delle acque meteoriche provenienti dalle coperture a falde e piane, consistente nella sostituzione/integrazione di gronde e pluviali con impiego di elementi in rame di foggia tradizionale; il progetto approvato prevedeva l’installazione di pluviali dotati di terminale in ghisa ed il collegamento a nuova rete esterna di smaltimento acque bianche.

Restauro delle facciate

I mattoni recuperati delle facciate esterne sono stati ricollocati e integrati con materiale dalle caratteristiche analoghe, con malta di calce additivata con coccio pesto.

La finitura superficiale è stata pulita a spugna, lavata con prodotti idonei e trattata con idrorepellente. La vegetazione cresciuta sul terrazzo è stata rimossa, al di sotto è stata rinvenuta una pavimentazione in cocciopesto molto deteriorata, oggetto di rifacimento con conglomerato di mattoni cotti a basse temperature e macinati in varie granulometria, miscelati con calce idraulica naturale, previa impermeabilizzazione con membrana bituminosa. Gli intonaci delle facciate ammalorati, staccati e non recuperabili sono stati oggetto di rifacimento con inerti, calce e metodi di lavoro identici agli originali. Sono stati eseguiti interventi di rimozione della vegetazione, disinfezione da colonie di microrganismi con biocida a pennello. Depositi superficiali, concrezioni, incrostazioni e macchie solubili sono stati rimossi con lavaggio con acqua e detergente a pH acidulo additivato di speciali emulsionanti e tensioattivi neutri biodegradabili, spazzolini e spazzole di saggina, irroratori, spugne.

Limitate porzioni di intonaco sono state oggetto di rifacimento, dopo la rimozione della parte lesionata. I mattoni sono stati puliti, lavati e l’intonaco è stato eseguito a base grassello di calce ed inerti selezionati.

Fratturazioni, microfratturazioni, vaiolature e cavillature sono state consolidate, le superfici decoese sono state trattate con l’impregnazione a pennello, con passate per capillarità di prodotti consolidanti. La finitura superficiale delle facciate è stata eseguita con prodotti pigmentati, stesi a pennello in due riprese, tinte a latte di calce e pigmenti di terre naturali, previa applicazione di una mano di fondo con pittura a calce diluita al 100% con acqua.
Il trattamento finale è stato eseguito con l’applicazione di protettivo idrorepellente.

Scavi

Al piano terra sono state rimosse le piastrelle di graniglia e sono emersi due pavimenti in cotto con elementi di formato rettangolare disposti a spina di pesce che sono stati poi oggetto di restauro.
Gli intonaci delle pareti e dei soffitti sono stati oggetto di un restauro conservativo.

In seguito alla rimozione degli arredi del locale magazzino sottostante al torrione, sono emersi i resti di due vasche in muratura con lastre interne in ardesia che sono state sottoposte a restauro.

Opere interne

Al piano terra sono state demolite le murature interne addossate alle pareti nel locale sottostante il Torrione, è stata aperta una finestra tamponata che lo collega il locale cucina, è stato aperto un vano per la messa in comunicazione dell’attuale locale di ingresso e il deposito con accesso esterno.

L’intonaco in cattivo stato di conservazione è stato ripristinato, è stato predisposto un nuovo pavimento in pianelle di cotto del tipo fatto a mano, è stato posato con malta di calce additivata con coccio pesto. La finitura superficiale è stata eseguita con pulizia a spugna e lavaggio con soluzione acida e l’applicazione di due mani di cera di pasta.

L’intonaco delle pareti e della volta è stato reintegrato, previa immagine stratigrafica sulle tinte. Nel locale ex cucina, a seguito della rimozione di un tamponamento in muratura, è emerso un forno con bocca di forma ogivale contornata da mattoni disposti di costa che sono stati utilizzati anche per creare il piano di fondo del forno.

Ad avvenuta rimozione del pavimento in piastrelle di graniglia e del sottostante pavimento di battuto in cls, alla quota del pavimento in cotto con elementi posati a spina di pesce, sono stati rinvenuti i resti di tre spallette di struttura in mattoni.

La parete nord-est impostata su roccia a vista è stata oggetto di restauro conservativo, nel locale sottoscala ad avvenuta rimozione della pavimentazione è emersa la presenza di una botola, ne è stata realizzata una nuova con telaio in ferro e pavimentazione interna in cotto.

Sulla scala di collegamento tra il piano terreno e il primo piano nel 2014 era stata eseguita un’indagine stratigrafica sulle tinte della parete dalla quale era emersa la presenza di tracce di decorazione a calce; in sede esecutiva ne è stato predisposto il restauro.

Sul muro esterno del Torrione è stata rilevata la presenza di tracce di decorazione in colore rosso mantenute in opera, si è concordato di lasciare in evidenza le “picchettature” realizzate sui vecchi intonaci durante i precedenti lavori e di trattare con l’apposito isolante e successiva tinta a calce tutte le superfici intonacate ricoperte da uno strato di “nero fumo”.

Ulteriori lavorazioni

Sono stati installati nuovi serramenti esterni, è stata eseguita la manutenzione e l’installazione di nuove grate di protezione delle finestre, la sostituzione di parte delle soglie, davanzali e architravi con l’impiego di lastre in ardesia oltre che la sostituzione delle pedate della scala interna e l’installazione di nuove alzate in ardesia.

Infine sono stati realizzati un nuovo impianto idrico-sanitario, termico ed elettrico.

Anni

2017

Luogo

Borgio Verezzi (SV)

Committente

Comune di Borgio Verezzi

Category
Restauri, Ristrutturazioni