Le pareti laterali di tutti gli ambienti erano tinteggiate in bianco o giallo, rendendo di fatto invisibili le decorazioni murali originarie sottostanti. Una prima campagna di indagini stratigrafiche ha evidenziato la presenza di almeno due strati di decorazioni pittoriche sovrapposte, sia sulle pareti laterali, sia sulle volte.
Il restauro ha seguito da una parte il principio di ripristinare la spazialità e gli apparati decorativi originari dell’involucro edilizio in maniera il più possibile coerente con la natura dell’edificio, e dall’altra l’inserimento di reti tecnologiche e arredi contemporanei in modo da lasciare ben distinte le diverse fasi evolutive del manufatto e gli interventi contemporanei.
I principali lavori hanno riguardato la rimozione delle superfetazioni (tramezze, solai, tamponature dei passaggi originari) in modo da ripristinare appunto la spazialità degli ambienti.